Il commercio e il turismo online sono ormai strumento abituale per i consumatori, ma il crescente fenomeno delle false recensioni crea rischi e danni per gli utenti e per gli stessi imprenditori. Nel ddl Pmi, approvato in prima lettura al Senato, il governo ha inserito delle norme per contrastare il fenomeno: l’Italia è il primo Paese europeo a farlo, come ha sottolineato il Ministro del Turismo Daniela Santanchè nel corso dell’evento “La tutela dei consumatori da pratiche ingannevoli, prodotti contraffatti e false recensioni online” promosso da DGPI-UIBM e DGCM del MIMIT nell’ambito della X edizione della Settimana Anticontraffazione su iniziativa del vice ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, in qualità di presidente del CNALCIS, il Consiglio Nazionale per la Lotta alla Contraffazione e all’Italian sounding.

Secondo un’indagine dell’Ufficio studi del MIMIT, l’82% degli utenti legge le recensioni per prenotare un hotel, il 70% lo fa per scegliere un ristorante ma l’82% degli utenti sostiene di essere stato esposto almeno una volta a false recensioni. Il Consumer scoreboard 2025 della Commissione europea indica che il 66% delle recensioni è falso. Un fenomeno dunque dilagante, che colpisce le strutture ricettive, la ristorazione e, più in generale, il Made in Italy, con forti rischi di concorrenza sleale a danno degli operatori onesti.

L’Europa era già intervenuta sul tema delle recensioni online dal 2005 con la direttiva sulle pratiche scorrette, per poi integrare la materia nel 2019 con la direttiva “Omnibus”. Ulteriore passo avanti nel settore degli alloggi turistici è stato fatto il 1° settembre 2025 con il “Codice di condotta per le valutazioni e le recensioni online delle strutture ricettive turistiche”, di cui sono firmatarie alcune tra le più importanti piattaforme e che risponde all’obiettivo di garantire un livello più elevato di trasparenza e affidabilità delle recensioni online a beneficio tanto dei consumatori quanto delle aziende dell’ecosistema turistico.

Il governo italiano è però andato oltre: il Ministero del Turismo insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy hanno varato norme specifiche nel ddl Pmi a tutela non solo della trasparenza delle informazioni per gli utenti, ma anche della concorrenza leale tra gli operatori. Il provvedimento ha avuto il via libera del Senato e deve passare ora alla Camera, a seguito di più di un anno di lavoro di concerto con gli stakeholders del settore e la Commissione europea.



Check-ai Team
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